Futura Expo Economia per l’ambiente: l’hub per la promozione e sviluppo della cultura di sostenibilità economica e sociale

Futura Expo Economia per l’ambiente (progetto di Camera di Commercio di Brescia e PROBRIXIA), è hub fisico e digitale per la promozione e sviluppo di una cultura della sostenibilità economica e sociale. Futura Expo è stata concepita suddivisa in 4 aree tematiche (Padiglione Agricoltura & Territorio, Padiglione Green Building, Padiglione Innovazione e Padiglione Mobilità & Trasporti). Il progetto di allestimento è stato concepito dall’architetto Raffaella Laezza in una maniera innovativa ed originale attraverso 508 essenze arbustive e 508 pareti o sarebbe meglio chiamarli moduli di legno e canna comune intrecciati e posizionati a seconda dell’esigenze espositive tanto dei singoli espositori che degli organizzatori per delimitare le aree forum assai frequentate.

Ma vediamo più nello specifico il progetto con l’architetta Raffaella Laezza, responsabile scientifico e docente del Master EMERGENCY TEMPORARY CIRCULAR ARCHITECTURE dell’Università IUAV di Venezia

Con quali strumenti tecnologici è stato progettato l’allestimento di Futura?

Futura Expo Pavilion 2022 è stato progettato secondo il metodo compositivo dell’Eco Generative architecture: partendo dalla analisi al microscopio elettronico di un’alga e del ferro, ho estratto i principi geometrici e organizzativi del master plan di 15.000 mq.

In un secondo momento abbiamo costruito l’algoritmo generativo in modo che tutte le varianti del progetto potessero essere facilmente modificabili. Questo ci ha permesso di controllare le variazioni planimetriche, quelle dell’ottimizzazione strutturale, la variabile degli elementi dal punto di vista dell’ottimizzazione dei costi e la ripetibilità dei moduli-parete che sono di 4 tipi diversi.

Ci può descrivere i 4 modelli di “pareti”?

Ciascuno dei quattro modello-parete ha una texture diversa in relazione ai quattro padiglioni tematici di Futura: Padiglione Agricoltura & Territorio, Padiglione Green Building, Padiglione Innovazione e Padiglione Mobilità & Trasporti. Essi sono realizzati in abete FSC e in canna comune italiana. In totale sono esattamente 508 pareti-modulo che sono state realizzate custom-made.

I quattro tipi si differenziano poiché ciascuno doveva rappresentare il tema del padiglione corrispondente. Tutti e quattro i tipi hanno delle textures generate dall’algoritmo di cui sopra e tutti sono composti da elementi verticali posti a distanze variabili e con altezze variabili. Queste ultime offrono il racconto della crescita dei vegetali in istanti diversi (ricordo che il padiglione intero ha come sottotitolo “Nature’ Sequence Growth” ed ecco perché abbiamo anche introdotto 508 essenze arbustive per relazionarsi in modo armonioso con le parete-modulo). Sono sequenze generative assai importanti per l’effetto finale da dare al visitatore poiché in questo modo egli percepisce che la natura non è mai statica ma sempre in movimento in continua trasformazione. È un messaggio fondamentale nel campo della sostenibilità.

In particolare il Padiglione dell’Agricoltura & Territorio (foto 1) racconta la maturazione dei campi di mais del luogo e, inoltre, narra i movimenti provocati dal vento: per questo ho introdotto un elemento obliquo che sdoppia la parete e rappresenta la spinta del vento. Nel caso del Green Building (foto 2) invece, la texture è data dall’intreccio di elementi verticali con elementi orizzontali e ortogonali che narrano la geometria dell’architettura classica, razionale generata sempre da una geometria cartesiana. Nel caso del modulo-parte Innovazione (foto 3) è stato interessante che l’intreccio degli elementi verticali risultasse dalle componenti oblique variabili in misura e direzione in modo che ricordasse l’immagine della rete del web. Infine, per quanto riguarda il pannello Mobilità & Trasporti (foto 4) ho pensato all’introduzione di un elemento geometrico curvo, morbido semplicemente come le curve della viabilità nel territorio.

Padiglione dell’Agricoltura & Territorio
1. Padiglione dell’Agricoltura & Territorio
Green Building
2. Green Building
modulo-parte Innovazione
3. Modulo-parte Innovazione
Mobilità & Trasporti
4. Mobilità & Trasporti

In particolare il Padiglione dell’Agricoltura & Territorio (foto 1) racconta la maturazione dei campi di mais del luogo e, inoltre, narra i movimenti provocati dal vento: per questo ho introdotto un elemento obliquo che sdoppia la parete e rappresenta la spinta del vento. Nel caso del Green Building (foto 2) invece, la texture è data dall’intreccio di elementi verticali con elementi orizzontali e ortogonali che narrano la geometria dell’architettura classica, razionale generata sempre da una geometria cartesiana. Nel caso del modulo-parte Innovazione (foto 3) è stato interessante che l’intreccio degli elementi verticali risultasse dalle componenti oblique variabili in misura e direzione in modo che ricordasse l’immagine della rete del web. Infine, per quanto riguarda il pannello Mobilità & Trasporti (foto 4) ho pensato all’introduzione di un elemento geometrico curvo, morbido semplicemente come le curve della viabilità nel territori

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Quali caratteristiche ha il modulo parete?

Il modulo-parete è self standing secondo degli studi strutturali fatti ad hoc: è leggero, trasportabile e permeabile. La permeabilità (e quindi trasparenza) è un concetto nuovo nell’ambito delle grandi esposizioni poiché si tende sempre a chiudere. Il mio scopo era quello di creare un’interazione corale dei partecipanti, una divisione fisica tra gli stand ma non visiva. L’evento “Futura Economia per l’ambiente” ha avuto 100 brand che raccontavano il loro avvicinamento ai processi di transizione ecologica e all’economia circolare. La mia proposta di esposizione a vista delle varie aziende espositrici è stata all’inizio molto dibattuta dagli organizzatori ma poi si è capito che la trasparenza dell’exhibit significava promuovere un territorio intero che solo unito può puntare ad avere Brescia come capitale della sostenibilità. È stato un esperimento che ad oggi posso affermare ben riuscito.

Come sono stati realizzati i 4 diversi tipo di modulo?

Sono stati realizzati i miei disegni da una serie di aziende bresciane molto valide in scala 1:1. I 4 moduli-parete sembrano tutti diversi uno all’altro poiché volevo raccontare le variazioni della natura, il suo processo di crescita. Infatti il sottotitolo del Padiglione è NATURE’S GROWTH SEQUENCE PAVILION. Solo in questo modo potevamo innestare bene le 508 essenze arbustive nella parte centrale del padiglione espositivo in modo da creare altri 10 pop up per 10 aziende ospitate.

Che durata hanno i moduli?

Per i concetti di LIFE CYCLE Thinking e per l’architettura circolare è essenziale che siano riutilizzati almeno quattro volte.

Brixia Forum che ospita Futura Expo, è all’interno di una progettualità di neutralità climatica caratterizzata da una fase di calcolo delle emissioni alla quale seguirà una fase di riduzione e compensazione delle stesse.

In sintonia con il LIFE CYCLE THINKING la fase di progettazione e realizzazione dell’allestimento sperimentano il metodo dell’Eco Generative Architecture che, come dicevo innanzi, trae dalla visione al microscopio della natura e dai suoi processi di crescita biologica, le regole per le spazialità di Futura Expo.